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Alluvione a Bitti. L’unione fa la forza. Sardegna

Sono passati solo pochi giorni dal terribile alluvione che il 28 novembre 2020 si è scatenato sul paese della Barbagia, in Sardegna. L’emergenza è ancora in atto e da oggi ci saranno tre giorni di lutto cittadino per ricordare le tre vittime.
Tutti in paese sono ancora frastornati ma la macchina della solidarietà è scattata sin da subito da ogni parte dell’Isola, ora si contano i danni purtroppo ingenti non solo in paese ma anche su tutto il territorio circostante.
In una regione a forte vocazione rurale, dove la pastorizia riveste un ruolo chiave per l’economia del territorio ognuno cerca di salvare il recuperabile.
Come queste due “Nonnine” riprese in foto da Cecilia, un’ operatrice dell’ Associazione Regionale Cani Utilità Sardegna. Cecilia Sotgiu mi ha raccontato con quanta forza queste Donne sono rimaste per più di due ore in una posizione scomoda per lavorare. “Sono due sorelle, dice, di 95 e 91 anni, super arzille che litigavano in maniera simpatica su come pulire le forme di formaggio. Abitano in una casa che fortunatamente non ha subito danni, il formaggio però era conservato nella cantina del vicino che è stata completamente sommersa dal fango. La mia associazione e altri volontari l’hanno completamente svuotata portando in strada ogni singola cosa facendo il passa mano.”
“Le forme di formaggio, erano completamente sommerse dal fango e dai detriti. Le signore non si sono perse d’animo e hanno voluto lavarle una per una con una spazzola e noi le abbiamo aiutate ad asciugarle. La signora più anziana e il suo vicino proprietario della cantina alluvionata affittano ad un pastore i loro terreni per il pascolo delle pecore e vengono ripagati con le forme di formaggio. Sono troppo simpatiche, ricorda, le abbiamo conosciute così e non “temono il colesterolo”, così hanno detto “ma itta è il colesterolo?” (ma cos’è il colesterolo?) mangiamo il formaggio da quando eravamo piccoline.
Cecilia è un’operatrice dell’ Associazione di Volontariato A.R.C.U.S. (Associazione Regionale Cani Utilità Sardegna) che dal 1995 opera nei settori della Protezione Civile riguardanti le categorie “Ricerca dispersi” e “Operatività Speciale”.
L’attività riguardante la Ricerca Dispersi prevede la preparazione e l’addestramento delle cosiddette Unità Cinofile (cane e suo conduttore), destinate alla ricerca dei dispersi in superficie (montagna, campagna, etc.) e in macerie.
L’appartenenza alla categoria “Operatività Speciale” invece prevede l’intervento dei volontari in tutte le calamità naturali nelle quali è necessario dare assistenza alle popolazioni colpite o intervenire con specifiche attrezzature alla bonifica e al ripristino delle zone interessate.
Sono tante le Associazioni di Volontariato della Protezione Civile insieme all’Esercito ad operare a Bitti in questo momento anche perché le strade sono praticamente distrutte quindi anche l’ingresso al paese risulta bloccato.
L’Amministrazione Comunale di Bitti ha fatto sapere sul proprio sito ufficiale che per donare aiuti alla comunità, ai tanti volontari e operatori impegnati sul campo sarebbe meglio accordarsi con il centro operativo e con i Servizi sociali del Comune contattando i numeri: 3298109323 – 3332371759, mentre chi vuole sostenere la raccolta fondi attivata dal Comune, #TUTTIconBITTI, può inviare dei contributi economici attraverso l’IBAN IT84N0101585250000000011498 Causale Alluvione 2020.
Complimenti a tutti questi esempi di grande forza e dignità della Sardegna
#TUTTIconBITTI #sardegnanelcuore #mangiaprodottisardi #AssociazioneRegionaleCaniUtilitàSardegna



1 Dicembre 2020/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/12/128525689_3919218671441464_4950189671041383998_n.jpg 539 960 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-12-01 20:19:032020-12-02 10:23:38Alluvione a Bitti. L'unione fa la forza. Sardegna
ambiente, Archeologia, Arte, cultura, escursioni, sardegna, sport, turismo, Viaggi

Disintossicarsi dal digitale

Ogni anno sui Social Network (studio elaborato dalla IAB Italiana: Associazione nel campo della pubblicità digitale a livello mondiale) ogni persona trascorre circa trentasette ore a settimana connessi a internet, ovvero circa il 22% del nostro tempo libero.
Per questo motivo, la nostra vita sociale è perlopiù vincolata alle piattaforme social offerte da internet. Non deve sorprendere dunque l’utilizzo che facciamo di questo strumento per lanciare messaggi alle persone che fanno parte della nostra cerchia o semplicemente relazionarci a veri e propri sconosciuti.
Si dovrebbe tornare a concepire queste piattaforme con il motivo per cui realmente sono state create. Divulgare informazioni verificate, no “fake news” e diari personali tutelando la privacy. Non a caso una nuova tendenza di questi prossimi anni, apre il sipario ad una nuova esigenza tecnologica chiamata “digital detox”.

Sadali


Questa è l’espressione con cui ci si riferisce a un periodo di tempo che l’utente sceglie volontariamente di passare lontano da social, media e altri ambienti digitali ma anche limitando l’uso dello smartphone, tablet, PC e altri dispositivi elettronici, con l’obiettivo di rivedere e rendere più sano il proprio rapporto con la tecnologia.
A supporto di questo periodo di “blocco” tecnologico ci sono impostazioni “a tempo” che figurano mentre si visualizza per esempio youtube con la dicitura: ricordati di fare una pausa, il tempo trascorso nell’utilizzo etc. o in aiuto alcune App come “SPACE – Break Phone Addiction” che si propone di impostare un programma personalizzato con la funzione di filtrare le comunicazioni fondamentali e non qualsiasi tipo di notifiche.
Sicuramente gli utenti più sensibili da tutelare sono le nuove generazioni. E’ dimostrato che un uso eccessivo dello smartphone, per esempio, ha conseguenze: sulla capacità di concentrazione, sull’autostima, sul livello di stress favorendo l’ansia e la nascita di fobie, una di queste è la paura di perdersi una conversazione online ed esserne tagliati fuori.

Sa Stidiosa- cascata naturale di Seulo


Inoltre altri metodi anche meno invasivi ma sicuramente utili pare siano organizzare le proprie vacanze all’interno di “digital detox hotel”, strutture realizzate apposta in determinati contesti paesaggistici che favoriscono una sorta di eremitismo in quanto si va da baite, rifugi e resort in cui è vietato tassativamente l’utilizzo dello smartphone e del pc. Lo scopo è quello di meditare su se stessi e ricercare un’armonia e rilassamento mentale anche con attività prettamente manuali come la coltivazione di piante o semplicemente dedicarsi a lunghe passeggiate a contatto con la natura.

Quindi, mi viene da pensare che la prossima volta che magari dopo un temporale internet smette di funzionare potrebbe essere una valida occasione per disintossicarsi e che forse dovremmo riappropriarci noi dell’uso della tecnologia e non questa della nostra gestione.
Del resto per chi vive in Sardegna, la natura regala un valido aiuto anche nel periodo autunnale che stiamo vivendo alla scoperta o riscoperta di siti Archeologici o percorsi di trekking che aprono scenari da far dimenticare tutto il resto dalla loro bellezza.
Angela Bacciu

30 Settembre 2020/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/09/120041997_3269233559864256_6220411347815445223_o-2.jpg 565 1038 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-09-30 09:08:402020-12-02 10:23:56Disintossicarsi dal digitale
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Tavolozze di colori. Sarà l’avvio di una nuova Arte di strada in Sardegna?

La Sardegna da Nord a Sud può vantare come tante località nel mondo anche il fatto di possedere un nuovo spirito di comunicazione, quella più attenta a nuove forme di arte urbana. E se alcuni paesi vantano la loro identità proprio attraverso i Murales, come l’esempio di Orgosolo, San Gavino Monreale, molti altri mettono in evidenza le proprie scale, spesso adiacenti al centro o che raggiungono ingressi di chiese patronali. L’ arte di dipingere le scale si chiama Stair Street Art, che consiste nel riqualificare vecchie scalinate e trasformarle in opere d’arte a prova di turisti e amanti travel blogger. Dalle pareti delle case insomma ai gradini delle scale che diventano delle vere e proprie tele sulle quali dipingere colori, spesso immagini di vita tradizionale ma soprattutto messaggi con i quali veicolare contenuti importanti, più delle volte messaggi di pace e fratellanza.


Chiesa di Santa Lucia di Arzachena


A mio avviso meritano davvero una visita. Salire o scendere questi gradini è sicuramente una passeggiata di benessere, anche perché a livello psicologico è risaputo che i colori hanno un impatto e significato ben preciso che smuove il campo delle emozioni, delle esperienze personali e vedere la creatività degli artisti che hanno lavorato per donare una nuova energia al patrimonio urbanistico è senza dubbio una storia da conoscere. Ecco alcune scale che ho visitato:
In alto, la scalinata arcobaleno della Chiesa di Santa Lucia di Arzachena che ormai da un paio di anni cambia volto prima di ogni estate, mai come oggi simbolo di buon augurio.


Carloforte, la scalinata dell’Archiotto


A sinistra Carloforte, la scalinata dell’Archiotto, un progetto che rientra nell’ambito del programma “Estate d’amare”. Una cascata di tonalità che degradano dal blu scuro all’azzurro incorniciate da banchi di posidonia luminescenti creati riciclando tremila bottiglie di plastica (scarti di produzione) fornite dall’Azienda Acqua Smeraldina.

Buddusò – Via Enrico Toti


In basso, Buddusò scalinata in via Enrico Toti, “Tappeto Urbano Sardo”. L’opera raffigura la trama di un tappeto sardo con disegni della tradizione e rappresenta l’accoglienza tipica degli abitanti del paese. Angela Bacciu

9 Settembre 2020/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/09/119070536_373045487429656_720907938198666691_n.jpg 837 672 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-09-09 09:30:102020-12-02 10:24:21Tavolozze di colori. Sarà l’avvio di una nuova Arte di strada in Sardegna?
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RUBRICA: PER NON DIMENTICARE LE PROPRIE RADICI (INTERVISTA)

IL JAZZ DI MATTEO PASTORINO

Ho incontrato nei giorni scorsi Matteo Pastorino nel corso del suo concerto a San Teodoro e gli abbiamo rivolto una serie di domande a cui l’artista teodorino ha cortesemente risposto.

Raccontaci un po’ di te.
Sono nato in Sardegna nel 1989 e cresciuto a San Teodoro. Da un po’ di anni vivo a Parigi e il mio lavoro è suonare il clarinetto in giro per il mondo. Da cinque anni ho creato un festival Jazz nel mio paese, San Teodoro.
A quale età hai scelto di trasferirti fuori dalla Sardegna?
A 19 anni, subito dopo essermi diplomato al Liceo Scientifico.
Quale è stata la motivazione che ha suggerito la tua scelta?
Sin da bambino Parigi mi affascinava. Ho un amico chitarrista che abitava a Parigi, Bartolomeo Barenghi, con cui avevo suonato in Italia. Finito il liceo a 19 anni sono partito e Barenghi mi ha un po’ aiutato all’inizio. Le cose sono venute successivamente da sole. Sono entrato in un conservatorio poi in un altro, ho cominciato a suonare in diversi gruppi, ho creato il mio gruppo, e adesso vivo da 11 anni nella capitale francese. Parigi è un crogiolo di creatività. E’ una città che ha ospitato nei secoli le più influenti correnti artistiche, dalla scultura alla pittura e alla musica. La stessa cosa si è verificata per il jazz, visto che nella metà del secolo scorso la prima tappa dei jazzisti americani in Europa era Parigi. E’ una città che conserva un grande rispetto e considerazione per l’arte e la cultura. La scena jazz è molto attiva e sempre molto curiosa su quello che succede altrove e soprattutto a New York. Ci sono tanti ottimi musicisti, di tutte le generazioni e “vocazioni” con cui ti puoi confrontare e creare; hai la possibilità di vedere spesso in concerto i migliori musicisti internazionali di Jazz, ma anche di qualunque altro genere musicale e soprattutto di musica classica. C’è una forte spinta nel creare progetti con musica originale e, riprendendo quello che dicevo prima, è una città che permette di nutrirti artisticamente e culturalmente di tante altre cose al di fuori della musica. Poi certo c’è un rovescio della medaglia secondo me: Parigi comunque è una grande città, a volte un po’ dura, dove non è facilissimo trovare e creare il proprio sito perché ci sono davvero tanti musicisti, ma vale la pena in ogni caso provarci e perseverare.
Hai trovato un’ ambiente favorevole in Sardegna ad accogliere la tua musica?
La Sardegna grazie all’esistenza di festival e realtà come I seminari e il festival di Nuoro Jazz, il Time in Jazz di Paolo Fresu, il Calagonone Jazz Festival, Isole che Parlano, Musica sulle Bocche, da anni è stata sensibilizzata e pian piano abituata a questa musica.
Che differenze passano tra il Jazz che tu pratichi e quello classico, universalmente riconosciuto? Questo tipo di jazz dove nasce e come te ne sei appassionato?
Un giorno chiesi a un grande trombettista americano che strada intraprendere per coniugare la tradizione con la modernità – lui mi rispose : “Man, the tradition is the modernity and the modernity is the traditon !” Il Jazz è una musica viva e sempre in continua evoluzione, con una forte tradizione e che si nutre di molteplici contaminazioni. Ognuno, scrivendo musica originale, cerca di raccontare la propria storia, le proprie idee e le proprie influenze. Ma il “Jazz is NOT dead” !
In Europa esistono altre band che praticano questo nuovo ed interessante interpretazione del Jazz?
Io non ho inventato niente ! Sì ci sono. Non ci sono tantissimi clarinettisti “moderni” come sassofonisti o trombettisti, ma comunque esistono tante band che propongono la loro musica originale.
Pensi di ritornare a vivere a San Teodoro definitivamente e vivere della tua Arte?
Forse è troppo presto, un giorno chissà. Ho creato il festival San Teodoro Jazz perché mi piacerebbe, di anno in anno, consolidare, affermare una realtà legata al territorio. Per il momento è importante che io rimanga “in giro”, anche perché è una caratteristica della vita del musicista. È una vita che non permette staticità, si è sempre in viaggio per andare a portare la propria musica da qualche parte. Parigi è un ottimo compromesso artistico, culturale, geografico e relazionale.
Ho un legame molto forte con San Teodoro e spero di poterci passare sempre più tempo in futuro.


Nella sua intervista Matteo Pastorino dimostra la forte vocazione che molti giovani nutrono per la cultura in generale e la musica in particolare. Vocazioni serie, fondate, condivise.
L’augurio che gli faccio è quello di raggiungere gli obiettivi e la notorietà che la sua musica si merita per diffonderla negli anni a venire nel nostro paese.
Angela Bacciu

9 Settembre 2020/3 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/09/118795170_1567422506772404_5757175367756444899_o.jpg 1152 2048 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-09-09 09:14:132020-09-09 09:16:56RUBRICA: PER NON DIMENTICARE LE PROPRIE RADICI (INTERVISTA)
Mare

La tradizione che passa dal cuore alle mani e si trasforma in filindeu…

Per tanti è ancora un segreto e la particolarità sta proprio nel custodirlo perchè la tradizione del nome dice tutto il resto. Su Filindeu significa “ fili di Dio” e viene offerto dai priori ai pellegrini che da Nuoro ogni anno percorrono a piedi più di trenta chilometri per raggiungere il luogo sacro in occasione della festa di San Francesco di Lula, ma è anche genericamente una minestra squisita da assaporare in ogni occasione conviviale. E’ l’invito di Anna Saba a Buddusò a farmi conoscere da vicino quest’arte della tradizione culinaria sarda, prima di allora da me conosciuta solo attraverso le foto di qualche amica foodblogger.

Lei, casalinga di professione, da sempre lavora la pasta fresca fatta in casa in ogni sua forma e da tempo ormai sta approfondendo la lavorazione del Filindeu. La prima cosa che ci tiene a puntualizzare è che per preparare questo tipo di pasta ci vuole sentimento, dedizione in ogni sua fase di preparazione, considerato un vero e proprio rito religioso. Di base gli ingredienti sono molto semplici. Semola di grano duro lavorata con acqua e sale. Ma l’ingrediente che fa la differenza è la forza e la capacità della persona d’impastare. Le mani “tirano” e “allungano” la pasta tanto da formare fili sottilissimi: si parte dal rotolo di pasta piegato in due, si afferra il bordo inferiore e con un gesto rapido lo si ripiega e lo si unisce alla radice.

Questa lavorazione continua sino ad ottenere molti più fili. Successivamente i fili sottilissimi vengono disposti a strati sopra un tagliere circolare di legno. Questa trama finissima viene poi fatta asciugare al sole e successivamente tagliata in pezzi. Su Filindeu è una pasta per la minestra che viene cotta immergendola nel brodo di pecora condita con pecorino fresco che al calore diventa filante.

Il sogno nel cassetto di Anna Saba? Aprire in futuro una bottega di pasta fresca familiare e tramandare alla figlia la sua passione per la sana cucina sarda nel ricordo di una tradizione che profuma di passato e che è importante non dimenticare per tramandare alle nuove generazioni ricordando le nostre antiche radici.

Il mio augurio naturalmente è quello di continuare a dedicarsi a questo mondo sconosciuto della cucina e continuare a condividerlo insieme a chi della tradizione fa un valore di vita.

6 Agosto 2020/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/08/117302187_785700468908576_6019542204766503236_n.jpg 600 800 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-08-06 15:46:022020-08-06 15:46:05La tradizione che passa dal cuore alle mani e si trasforma in filindeu...
Mare

La “coltura” della terra

La quarantena forzata ha dato i propri frutti ma verrebbe da dire anche le proprie verdure. Se c’è una delle cose positive di questo periodo forzato è senza dubbio la voglia delle persone ad avvinarsi alla “coltivazione” delle piante. Non solo quindi fiori sui balconi ma, tra bouganville, ibiscus e gerani, è boom anche per la coltivazione dell’orto in terrazzo per stare all’aperto in mezzo al verde e garantirsi una produzione casalinga di pomodori, zucchine e lattughe insieme al basilico che sembra essere l’erba aromatica in vetta alla classica per coltivazione negli ultimi mesi. Un dato importante emerge da un’indagine della Coldiretti, che registra un’impennata (62% in più rispetto ad un anno fa) degli acquisti di semi e fertilizzanti per piccoli orti casalinghi ma non solo, le nuove aziende agricole registrate nell’ultimo periodo in Sardegna sono cresciute notevolmente.


Un dato importante che fa pensare alla consapevolezza delle persone nel consumare prodotti biologici e all’esigenza di conoscerne la provenienza, il cosidetto km zero, a tal punto che molti giovani guardano a questa tendenza del mercato con un occhio attento e disposti ad iniziare un percorso lavorativo nell’agricoltura. Una tendenza già annunciata o meglio sollecitata dagli studiosi del settore da qualche anno. Non è recente infatti, il periodo in cui si iniziava a parlare della necessità di ritornare alla terra per le nuove generazioni ma in un modo diverso dal passato. Quello che sta cambiando, soprattutto tra i più giovani, è l’approccio al mondo della produzione alimentare. La maggior parte di coloro che tornano alla terra lo fanno ponendo l’accento su paradigmi nuovi, cercando la sintesi tra qualità, sostenibilità ambientale (che è una parte integrante e inscindibile della qualità) e sostenibilità economica.
Essere un giovane contadino oggi significa aver la consapevolezza del bene comune dato anche da formazione di studio alle spalle (quello dell’ambiente e della salute dei suoli) significa anche ritornare molte volte nei luoghi di origine o cercare di non andare via dal proprio paese e valorizzare la specificità di un territorio. Significa usare le nuove tecnologie per l’informazione e condivisione per creare legami lavorativi con le persone, per instaurare nuove relazioni tra domanda e offerta.
Molto bisogna ancora fare, non tutto può sembrare immediato e si limita alla piantagione, raccolta e vendita.
Un aiuto a questo genere di mercato è dato sicuramente dal supporto locale che inizia dalla consapevolezza di una spesa quotidiana più attenta ai prodotti locali e regionali. Solo così l’economia di un luogo riesce a sostenersi anche in periodi difficili come questo che stiamo vivendo.
Comprare prodotti sardi o comunque italiani è già un buon inizio.

29 Luglio 2020/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/07/116417795_3274670182758783_7682811239113198258_n.jpg 1195 1080 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-07-29 09:14:102020-07-29 09:14:50La “coltura” della terra
Mare

La promozione turistica passa dal web

Luglio è il mese del sole e questa volta posso fare anche una rima con girasole. Se è vero che sino ad un anno fa per poter vedere un campo di girasoli bisognava viaggiare in Toscana, meta più vicina a noi, per questo genere di coltivazione. Da quest’anno la Sardegna si tinge di giallo. Complice, forse, qualche agevolazione per questa coltura o semplicemente per sfruttare un trend commerciale, ma da nord a sud l’Isola è illuminata di giallo (quattro ettari di girasoli nella località Santa Maria Acquas a Sardara e altri sei ettari a Mogoro, altre distese a Bancali nel Sassarese ed Arborea presso le Tenute dell’Azienda Ferraresi).
Al di là del motivo alla base, ciò che risulta sorprendente anche per chi ha realizzato queste coltivazioni è l’afflusso delle persone in queste località (letteralmente prese d’assalto) solo per riuscire a scattare un selfie in mezzo al “fiore sole” (Helianthus annuus). In poche settimane dalla pubblicazione sul web sono accorsi cinquantamila visitatori, stimati dal custode del campo, e ad Arborea si è dovuto sorvegliare con recinti i campi per contrastare la presenza di persone all’interno di questi creando anche problemi alla coltivazione.

Una riflessione sorge spontanea, la promozione turistica di un territorio avviene ormai al 90% attraverso il web in particolare con foto e video sui social network specializzati come Instagram e più recentemente Tik Tok. Canali di comunicazione immancabili per aziende e istituzioni che vogliono raccontare il proprio lavoro. La Sardegna che non ha niente di meno a nessun altra terra possiede un contesto geografico e permettetemi il termine “instagrammabile” da far invidia al resto del mondo per i suoi scenari mozzafiato senza dover far uso di filtri che ingannano o altri effetti scenici. Perciò non sarebbe il caso di puntare molto di più su questi canali per far conoscere ed esportare l’immagine dell’Isola oltre gli oceani ed i continenti? La migliore pubblicità è quella che fanno i clienti soddisfatti.

Da qui l’importanza di curarli, attivare strategie di fidelizzazione per fare in modo che si trasformino in ambasciatori del brand. A volte basta un clik ma con i giusti hastag, tempi e didascalie ad effetto. Lo sanno bene i blogger di professione, perchè seppur su internet siamo tutti ormai influenzer, alla base di questa professione c’è dietro uno studio.

Cascate di Pitrisconi- San Teodoro

Il blogger di professione è capace di smuovere masse e far girare anche l’economia di un luogo. L’attività di blogging è uno dei metodi più diffusi per comunicare e condividere informazioni, notizie ed esperienze. Ma lo scopo di un articolo può essere anche rafforzare la brand identity di un’azienda, promuovere o vendere un prodotto, recensire un servizio, intrattenere, informare oppure fornire istruzioni d’uso.
Così il blogger conosce già la terminologia di settore, i trend, gli argomenti virali e i problemi dibattuti, e riesce con più facilità ad entrare in sintonia con il lettore ideale dei suoi contenuti. Alcune delle principali tipologie di blogger sono:
Travel blogger: scrive di viaggi, destinazioni e hotel.

Food blogger: scrive di piatti e ricette, ristoranti e chef.

Fashion blogger: scrive di moda, outfit, vestiti e shopping. Beauty blogger: scrive di trucchi e cosmetici.
Tutto questo per dire che la comunicazione ed i mezzi sono cambiati perciò se si vuole pensare anche ad una forma di destagionalizzazione turistica bisognerebbe investire su queste nuove professioni che si avvalgono di altre attività come fotografi, video maker possibilmente locali.

29 Luglio 2020/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/07/116817167_418945929030491_9139630589387723223_n.jpg 557 1080 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-07-29 09:05:142020-07-29 09:10:57La promozione turistica passa dal web
Mare

Virus e fake news: due epidemie da cui difendersi​

Da più di un mese ormai, le nostre vite sembrano precipitate in una dimensione surreale. Una riorganizzazione dei nostri spazi e delle nostre priorità che ci obbliga volenti o nolenti a vivere vari stadi emotivi del nostro essere per salvaguardare la salute in primis ma anche la quotidiana serenità .​ Siamo passati da momenti in cui pensavamo che “qualche giorno a casa ci avrebbe fatto bene, magari riposandoci un po’” ad avere invece ogni quindici giorni una nuova restrizione ed ecco che il senso di ansia e frustrazione prende il sopravvento.​

Allora quale rimedio ci può sembrare quello migliore ? Conoscere, informarci ed ecco pronta la rete del web ventiquattro ore sempre lì a disposizione con i tablet, smartphone nella quale cercare risposte, suggerimenti, sollievo, sempre più affamati di “news” che spesso ahimè non sono altro che “fake” (falso, non corrispondente alla realtà) di chi si sente autorizzato a fare per primo il clic su quel dato mai confutato o condivisione di pareri, molto spesso non espressi da esperti.​

Proprio per questo, il mondo dell’informazione è costretto a lanciare costantemente anche sulle reti tv, due slogan: “restiamo a casa” e “scegli i professionisti dell’informazione, gli editori responsabili, quelli veri”.​ Oggi in linea teorica si potrebbe pensare​ che stiamo vivendo due diverse​ pandemie: la prima, nostro malgrado, è legata al​ Covid-19 meglio conosciuto come Coronavirus, la seconda, è​ connessa​ ad un uso​ ancor più,​ “delittuoso” e “corrotto” dell’informazione attraverso il web, dove​ tutto è possibile.​ Mentre la diffusione di​ informazioni valide e veritiere contribuisce a promuovere una società​ più consapevole, la condivisione di contenuti falsi può​ avere delle conseguenze negative quali la disinformazione, che​ a sua volta si​ riflette sulla​ salute​ o sulla​ sicurezza personale e​ pubblica.​ L’uomo già per sua natura, secondo Bayes*, applicando un ragionamento euristico, tende a preferire ragionamenti​ più semplici, vere e proprie scorciatoie cognitive, che lo portano a​ sottovalutare o sopravvalutare alcuni dati, ad essere influenzato dalle emozioni, dal modo in cui è strutturato un problema,​ e quindi​ ad attivare ragionamenti a partire da pregiudizi e poi, se avanza del tempo,​ cercare conferme.​

Come si legge nel sito del Ministero della Salute​ “nei periodi di emergenza come quello attualmente in corso,​ bufale e disinformazione sono presenti in modo massiccio e riconoscerle non sempre è facile.​ Per evitare di imbattersi in notizie false e pericolose per la salute si raccomanda quindi di fare sempre riferimento a fonti istituzionali ufficiali e certificate”.​ A titolo di esempio, riporto alcune Fake News sul Covid-19: “Bere acqua o bevande calde uccide il virus​ (in realtà, il virus è in grado di resistere e replicarsi alla temperatura corporea che è di circa 37°)​ e “Mangiare tante arance e limoni previene il contagio perché la vitamina C ha azione protettiva nei confronti del virus” (non ci sono evidenze scientifiche che provino un’azione della vitamina C sul virus).​

L’ invito caloroso​ a tal proposito è la consultazione di​ siti Istituzionali,​ per confutare ogni genere di informazione.​ Social network e App di​ messaggistica​ facilitano la diffusione incontrollata di​ bufale. In assenza di altre indicazioni da parte dell’utente rispetto​ alla veridicità di un’informazione, il numero dei “mi piace” e delle condivisioni può rappresentare un indicatore di affidabilità del contenuto.​ Le stesse informazioni sono spesso coadiuvate da​ immagini o​ video​ che accompagnano​ in modo preminente​ i contenuti fasulli​ diffusi nel web,​ che​ spesso,​ vengono modificati​ ad arte, per rendere ancora più credibile la non veridicità dell’informazione.​

Purtroppo una Fake News tanto più verrà ripetuta​ e​ tanto più sarà interpretata come vera e credibile. Dobbiamo​ allora​ fare la nostra parte: prima di​ condividere una notizia valutiamone la veridicità,​ sforziamoci ad​ approfondire la prima impressione​ e non rendiamoci anche noi complici della disinformazione.

Prestiamo​ attenzione anche alle raccolte fondi a favore di Ospedali, tante sono vere e lodevoli, altre​ sono​ delle truffe. E’ stato scoperto un sito web (antivirus-covid19[.]site) che pubblicizza un​ falso​ prodotto chiamato “Corona Antivirus”, un antivirus digitale che promette di proteggere dall’attuale virus COVID-19.​ Una volta installata, l’applicazione scarica sul PC della vittima un software dannoso.

La Polizia postale​ ha​ segnalato che si stanno diffondendo​ due nuove truffe informatiche. Una riferita ad una mail​ che invita ad aprire un file dal nome: CoronaVirusSafetyMeasures.pdf e un’altra che​ invita i destinatari ad aprire un​ documento​ nel quale sono riportate alcune precauzioni​ sul​ Covid 19, a firma della dottoressa Penelope Marchetti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.​ Parola d’ordine quindi: ATTENZIONE!!!​

*Thomas Bayes, matematico e filosofo britannico, noto soprattutto per il teorema di Bayes, vertente sulla probabilità condizionata, pubblicato nel 1763

19 Aprile 2020/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/04/93903977_2806328599480065_479263675299921920_n.jpg 488 945 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-04-19 17:33:482020-12-02 10:25:07Virus e fake news: due epidemie da cui difendersi​
ambiente, Arte, cultura, food, Mare, News, Personale, sardegna, tradizioni, turismo

Il Falò di SANT’ANTONIO

E’ nella notte tra il sedici e il diciassette gennaio di ogni anno, è la festa di Sant’Antonio Abate.

Si rinnova una delle feste più apprezzate sull’Isola. Il fuoco simbolo purificatore e augurale della vita segna il passaggio dall’inverno alla primavera, segna l’inizio del Carnervale con l’uscita delle prime maschere a Mamoiada, Ottana e in altri paese dell’interno della Barbagia. Nella maggior parte dei paesi della Sardegna sono giornate di festa accompagnati da riti sacri e pagani.

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15 Gennaio 2020/15 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/01/82947291_882777162175791_8906183054163181568_n.jpg 980 2016 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-01-15 10:38:352020-01-15 10:52:12Il Falò di SANT'ANTONIO
ambiente, Archeologia, Arte, cultura, Mare, News, sardegna, tradizioni, turismo

la Sardegna degli ‘Anni 50 con lo sguardo di Marianne Sin-Pfältzer

LA MOSTRA


In questi mesi sino al 30 aprile 2020 il complesso dedica una mostra alla fotografa tedesca Marianne Sin -Pfiltzer che già nel 1955 contribuirà a far conoscere la Sardegna in tutto il mondo grazie ai suoi scatti realizzati in tutta l’isola spostandosi solo in autostop.

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10 Gennaio 2020/4 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/01/82084704_1500335826806285_7461383814162415616_n.jpg 980 2016 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-01-10 11:35:522020-01-10 11:41:05la Sardegna degli 'Anni 50 con lo sguardo di Marianne Sin-Pfältzer
ambiente, Archeologia, Arte, cultura, escursioni, sardegna, turismo, Viaggi

All’improvviso un Nuraghe

Nuraghe Ola

😊.~Sorridi,Vivi,Socializz@ ~📷☺️ 《♧Ecco cosa puoi vedere♡》
*
Sapete quanti #nuraghi esistono in #Sardegna? Sono più di 7000 sparsi in tutta l’Isola. Infatti percorrendo, soprattutto, la strada Statale 131 direzione Cagliari A/R, capita di scorgere in qualche collina esemplari a una o più torri. La funzione dei nuraghi non è ancora ben chiara: ruolo militare, di difesa o come torri di vedetta, funzione votiva e religiosa, osservatori astronomici. Ma è più probabile che i nuraghi avessero diverse funzioni in base alla posizione e al contesto ambientale in cui sorgevano.

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7 Gennaio 2020/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2020/01/81228814_2609379049183047_7462266172243705856_n.jpg 915 916 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2020-01-07 17:06:272020-01-08 08:59:47All'improvviso un Nuraghe
ambiente, Arte, cultura, escursioni, estate, food, Mare, News, Personale, sardegna, tradizioni, turismo

Unica e segreta gallura

Una sera di fine luglio ho cenato in questo Resort, che dal nome “Petra Segreta” annuncia il suo essere.

Ideale per una fuga dalla caotica movida estiva ci si ritrova immersi nel verde della macchia gallurese ricca di profumi selvaggi, rocce granitiche e un promontorio che spazia verso l’Arcipelago della Maddalena.
Ho scelto questo Resort per una serata speciale cosciente di trovare un paesaggio consono ai miei occhi essendo io gallurese.

Sorprende comunque il connubio natura-uomo, l’eleganza e la raffinatezza della scelta architettonica e di arredo.

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30 Luglio 2019/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2019/07/67363307_10219282950327202_8736928249977765888_n.jpg 960 720 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2019-07-30 15:28:342020-01-08 09:17:06Unica e segreta gallura
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Repetita iuvant …ecco un nuovo Degustibus 2019

Repetita iuvant (le cose ripetute aiutano) .

Visto il successo ottenuto lo scorso anno dalla manifestazione organizzata da Michele Cabras, che vorrei ringraziare in anticipo per l’invito rinnovato. Degustibus raddoppia quest’anno con un programma arricchito dall’esperienza maturata nella precedente stagione.

Il cibo non solo come alimento, destinato a gratificare il palato ma anche e soprattutto come elemento di cultura, storia, tradizione e radici legati alla nostra terra.

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15 Maggio 2019/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2019/05/60334426_1290980344376564_6556623230700879872_n.jpg 364 960 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2019-05-15 12:50:082020-01-08 09:20:19Repetita iuvant ...ecco un nuovo Degustibus 2019
Mare

LA MIA ESPERIENZA CON #ARBOREASTORIES

100% Latte Sardo

Tradizioni millenarie e tecniche innovative di coltura e allevamento. Produttività e rispetto del lavoro delle persone. Sostenibilità ambientale e alta qualità.

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13 Febbraio 2019/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2019/02/ArboreaStories_IMG_CS.jpg 400 600 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2019-02-13 11:47:072019-03-19 15:06:23LA MIA ESPERIENZA CON #ARBOREASTORIES
cultura, News, Personale, sardegna

Le proposte del Club Soroptimist Gallura per dire NO alla violenza

Non solo sensibilizzazione ma progetti concreti in collaborazione con le varie Istituzioni del territorio, è questo l’impegno che il Club Soroptimist si prefigge anche quest’anno di portare a termine sul territorio gallurese durante i sedici giorni di attivismo mosso dalla campagna internazionale “Orange the World” promossa dall’ente delle Nazioni Unite (UNWomen), per dire no alla violenza contro le donne.

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28 Novembre 2019/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2019/11/78220197_460271831566757_8382636277471641600_n.jpg 995 2048 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2019-11-28 17:22:472020-01-08 09:08:30Le proposte del Club Soroptimist Gallura per dire NO alla violenza
cultura, Personale, sardegna

Dibattiti, convegni e yoga per dire NO alla violenza sulle donne.

Appuntamenti ad Olbia per il 25 novembre 2019

Fra pochi giorni, lunedì 25 novembre sarà la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2019. Nel territorio gallurese tante le iniziative per dire BASTA alla violenza. Ogni Istituto Superiore sarà coinvolto durante tutta la mattinata da eventi che mirano alla riflessione e discussione sui temi dei diritti umani e della violenza di genere.
A partire dalle ore 9,30 e fino alle 13,00 presso la sala conferenza dell’Expo’ in via Porto Romano saranno protagonisti gli studenti dell’ITCT Panedda, dell’Istituto tecnico professionale Amsicora, del Liceo artistico De Andrè, del Liceo scientifico Mossa con l’iniziativa “È giusto essere donna” organizzato dall’Associazione Prospettiva Donna Onlus e il Coordinamento Donner SPI-CGIL, mentre a partire dalle ore 11.15 al Liceo Classico A.Gramsci la FIDAPA BPW Italy sezione di Olbia, organizza con l’ Associazione Giulia Giornaliste un convegno su “Comunicazione e Legalità” .

Nel pomeriggio sarà la volta del Club Soroptimist International Gallura in collaborazione con il centro yoga Quartochakra alle ore 18.00 presso la sede dello stesso centro in via Madagascar per sensibilizzare su questo argomento partendo proprio dallo yoga come disciplina utile per un cambiamento mentale con lo scopo di riportare in equilibrio ed armonia in ogni “sfera della nostra esistenza”.

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22 Novembre 2019/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2019/11/76262114_2621650141227369_7526098135110647808_n.jpg 800 566 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2019-11-22 12:20:052020-01-08 09:05:51Dibattiti, convegni e yoga per dire NO alla violenza sulle donne.
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Mangiare è arte, è amore, è viaggio… sei mai stato da Frades?

In Terrazza, arrivavo dalla Spiaggia di Liscia Ruja, a pochi km dal locale.

Secondo Proust il vero viaggio di scoperta non consiste nel vedere nuovi posti ma nell’avere nuovi occhi.

Eh si sa’ prima di gustare un piatto sono loro invitati a farlo per prima.

Questa è proprio la sensazione che ho avuto durante un piacevole pranzo nella Terrazza di “Frades”, un viaggio sensoriale (in questo caso) di gusto dal momento in cui ho aperto il menù.

Un menù di facile lettura che viene aggiornato settimanalmente, dettagliato sulla provenienza dei prodotti (rigorosamente da aziende sarde) e la composizione dei piatti.

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21 Agosto 2019/3 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2019/08/68617297_2121082394668142_1276400951078420480_n.jpg 980 2016 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2019-08-21 08:46:442020-01-08 09:14:12Mangiare è arte, è amore, è viaggio... sei mai stato da Frades?
Mare

è molto femminile, soft e romantica, è la lavanda di Elvio

Ho un debole per luglio, ho un debole per i campi di lavanda. Ho sempre sognato di ritrovarmi circondata dal suo colore viola, il suo profumo e le tante farfalle che gli svolazzano intorno.

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10 Luglio 2019/0 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2019/07/66447986_10219120859435031_6006531683514318848_n.jpg 960 834 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2019-07-10 17:02:302020-01-08 09:15:41è molto femminile, soft e romantica, è la lavanda di Elvio
Mare

Il “ PAESE e il suo GRANO” A San Teodoro laboratori e mostre del pane rituale in Sardegna.


Mostra “Il Paese e il suo grano” – San Teodoro dal 22 giugno al 4 luglio 2019 ufficio turistico San Teodoro e Chiesa di San Teodoro – Cuore doppio, realizzato da Fadda Anna Rita di Settimo San Pietro.

Due giorni di laboratori, sabato 22 giugno in piazza quello sui pani rituali a cura dell’Associazione Culturale La Cucina delle Matriarche (Direzione Laboratoriale a cura delle maestre Antonietta Spanu e Anna Rita Fadda) mentre domenica 23 giugno, a cura della Dottoressa Giovanna Fundoni, dell’Archeologa Valeria Congiatu dell’Associazione Sicut Erat, Università di Sassari, il laboratorio dell’epoca nuragica davanti al falò. Inizia così la festa della prima edizione del museo itinerante dei pani sardi che si protrarrà fino al 4 luglio (e con previsioni di ripresa l’anno venturo) con l’esposizione dei pani quotidiani all’interno dei locali dell’Ufficio Turistico del Comune mentre quello dei pani votivi si terrà nella Chiesa di San Teodoro sempre al centro in Piazza Gallura. Le mostre ricche di ben 800 gioielli di pane sono visibili tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 24.00. Uno dei pezzi di maggior difficoltà di lievitazione è il pane d’orzo. Una festa voluta ed ideata dalle associazioni di San Teodoro (Ass. Culturale Kindà, Ass. Arti e Mestieri Teodorini e dell’Istituto delle Civiltà del Mare -I.Ci.Mar), con il patrocinio del Comune di San Teodoro, rappresenta quindi un evento che vuole coinvolgere il turista nella conoscenza della cultura isolana, e sostenerne la sua tutela. I sentieri del pane sono comuni in ogni dove a tutte le latitudini. Uniscono le genti del mondo per fatica, impegno, sacrifici, simboli e manualità.

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10 Luglio 2019/2 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2019/07/65608793_457242648179398_1259251786615619584_n.jpg 960 464 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2019-07-10 17:01:452020-01-08 09:18:24Il “ PAESE e il suo GRANO” A San Teodoro laboratori e mostre del pane rituale in Sardegna.
ambiente, Archeologia, Arte, cultura, escursioni, Mare, sardegna, tradizioni, turismo, Viaggi

“NURAGICA” a Nuoro

Blog tour Nuragica Insieme a: @robadanatti@leplume_@sardiniamood

@graziella_carboni@giorgiomuceli@flanieren_in_sardegna@tacchinobicilindrico@erykakosta@igers_sardegna@yallerssardegna … alla prossima 👋

É passata poco più di una settimana dal blog tour a cui ho partecipato sabato 16 febbraio insieme ad altri Instagrammers e Bloggers di tutta la Sardegna in occasione dell’inaugurazione della mostra “Nuragica” a Nuoro. Per me è stata la seconda volta che la visitavo (la prima, circa più di un anno fa ad Olbia al Museo Archeologico) ma, vi confesso, ero ugualmente curiosa anche perché sapevo che non sarebbe stata uguale, molti elementi e il percorso espositivo sono stati incrementati e riadattati anche in funzione al contesto in cui ora si trova.

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25 Febbraio 2019/2 Commenti/da Angela
http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2019/02/52732917_348876505713107_2749306392639700992_n.jpg 427 940 Angela http://www.azimutonline.eu/wp-content/uploads/2016/07/Logo5.png Angela2019-02-25 11:23:392020-01-08 09:10:11"NURAGICA" a Nuoro
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ANGELA BACCIU

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